Ricerca

Tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo il mercato degli schiavi interessava territori che si estendevano lungo tutte le costa dell’Oceano Indiano. Grandi quantità di schiavi partivano dai porti situati tra il Kenya settentrionale e il nord del Mozambico per le varie destinazioni ai bordi dell’Oceano. L’indotto del mercato schiavistico era caratterizzato da diverse modalità sociali e culturali; le regioni settentrionali del Mozambico e le zone che contornano il lago Niassa, dalle quali partivano molti “migranti forzati”, hanno condiviso a lungo caratteristiche simili nelle modalità degli scambi. Gli sfortunati individui vittime dei trasferimenti forzati portavano con sé le proprie tradizioni culturali e questo favoriva scambi continui tra società e culture che si fondavano su basi materiali diverse. La realtà umane e le dinamiche sociali che si ponevano in atto nell’ambito di questi scambi e le nuove tradizioni costituitesi in questo contesto di mutamento culturale interessano questa missione.

Danze e maschere nel processo storico

Le danze e le maschere sono rappresentazioni culturali che mutano continuamente ma nelle quali si trovano tracce del passato. Ad esempio, gli “Yao” e “Njanja” del lago Niassa, che praticano l’iniziazione tramite società segrete, hanno portato con sé, nel corso delle migrazioni forzate dovute al traffico degli schiavi, la pratica di tali celebrazioni. Le celebrazioni in maschera delle società segrete eseguite anche nel sud della Somalia hanno origini in queste tradizioni e se ne riconoscono i segni. L’analisi comparativa delle tradizioni del Mozambico e della Somalia può dunque portare a risultati molto interessanti.

Schiavitù e forme di dipendenza

Luoghi cruciali della ricerca in Mozambico sono alcune zone del settentrione Mozambicano confinanti con il Malawi e le aree costiere circostanti agli antichi porti dai quali partivano gli schiavi. Enfasi viene data alle varie forme di dipendenza da quelle cosiddette “domestiche” a quelle più estreme dell’alienazione totale di lavoro e libertà di movimento. Di principale importanza è l’uso delle fonti orali in maniera rigorosa.

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